Creiamo un Contaminato e giochiamo un semplice conflitto

Giovanni (GM): Allora Alex, pronto a entrare nel vortice di Flesh Maze?

Alex: Assolutamente sì! Ho letto un po' il manuale, mi piace molto l’idea dei personaggi che affrontano l’orrore, ma allo stesso tempo diventano qualcosa di potente e inquietante. Ho già una mezza idea...

Giovanni (GM): Fantastico! Partiamo dalla professione. Chi eri prima della mutazione?

Alex: Pensavo a qualcosa di insolito. Un ricercatore genetico. Uno scienziato che lavorava per una corporazione, totalmente ignaro degli scopi oscuri dietro ai suoi esperimenti.

Giovanni (GM): Perfetto! Mi piace l’ironia tragica dietro questa scelta. Avrai un +1 quando la tua professione sarà rilevante nelle prove. Ora la parte divertente: quale Aberrazione hai scelto?

Alex: Sono indeciso tra “Tessitore di Carni” e “Eco Parassita”, ma credo opterò per l’Eco Parassita. Trovo affascinante l’idea di avere dentro di me un ecosistema pulsante di creature mostruose, che posso liberare in modo terribile.

Giovanni (GM): Ottima scelta. Quali sono i primi segni visibili della tua mutazione?

Alex: Dalla pelle emergono piccole aperture da cui si affacciano creature sinuose e scure, quasi serpentine, che a volte sussurrano tra loro con voci appena percepibili. I miei occhi, inoltre, hanno assunto una sfumatura verdastra, con pupille sempre più strette e verticali, come di rettile.

Giovanni (GM): E cosa ti spinge avanti? Qual è la tua motivazione?

Alex: Sento di dover rimediare a ciò che ho contribuito a creare. Ho scoperto che la corporazione ha utilizzato la mia ricerca per infliggere atrocità indicibili a persone innocenti, e ora voglio distruggere ogni traccia di quei progetti, anche se significa sacrificare la mia stessa umanità.

Giovanni (GM): Perfetto, vendetta e redenzione in un'unica motivazione. Inizi con 10 punti di Integrità. Ricorda, ogni utilizzo dei tuoi poteri ha un costo, avvicinandoti sempre più a diventare un'Aberrazione Completa.

Alex: È proprio il conflitto che rende tutto interessante!

Giovanni (GM): Esatto. Ultima domanda: quali oggetti porti sempre con te?

Alex: Un camice bianco logoro con il logo della corporazione ancora visibile, un diario in cui ho annotato segreti dei miei esperimenti, e una siringa speciale, contenente un composto sperimentale. Non ho idea di cosa accadrebbe se la usassi, ma potrebbe essere la mia ultima risorsa.

Giovanni (GM): Fantastico Alex, abbiamo un personaggio profondo, complesso e perfettamente inserito nelle atmosfere di Flesh Maze. Come lo chiamiamo?

Alex: Samuel Keller. Mi piace come suona: dottor Keller, colui che gioca con i limiti della carne.

Giovanni (GM): Samuel Keller, Eco Parassita pronto a scivolare nel labirinto della carne. Benvenuto nell'incubo, Alex.

Alex: Non vedo l’ora di iniziare!

Giovanni (GM): Samuel, ti trovi in quello che una volta era il tuo laboratorio personale, il cuore pulsante della ricerca della corporazione. Ora è un luogo di ombre profonde e silenzio opprimente. Il generatore d’emergenza emette una luce debole e intermittente. Cosa fai?

Alex (Samuel Keller): Mi avvicino lentamente alla mia vecchia scrivania, sfiorando con la mano tremante il diario impolverato che contiene i miei appunti segreti. Lo apro con cautela, cercando una pagina precisa, mentre ascolto con attenzione i suoni circostanti.

Giovanni (GM): Senti un fruscio viscido provenire dal corridoio. Qualcosa si muove lentamente, con passi umidi e irregolari. È troppo buio per distinguere chiaramente, ma la presenza è evidente e inquietante.

Alex (Samuel Keller): Con una mano stringo istintivamente la siringa sperimentale che porto sempre con me. «Chi c'è?» dico con voce bassa e controllata, cercando di dominare l’ansia crescente mentre le creature sotto la mia pelle iniziano a muoversi nervosamente.

Giovanni (GM): Dal corridoio emerge lentamente una figura, vestita con un camice simile al tuo, ormai macchiato di sangue secco e fluidi indefinibili. La testa è china, il volto nascosto nell'ombra. Riconosci il badge sul petto: è la tua assistente, Clara. Alza lentamente la testa, rivelando occhi bianchi e vuoti, mentre dalla sua bocca spalancata si riversano piccole creature oscure, simili alle tue, ma fuori controllo.

Alex (Samuel Keller): Faccio un passo indietro, preparandomi a difendermi se necessario. «Clara... mi dispiace, non avrei mai voluto questo...» sussurro con voce spezzata, mentre mi concentro per mantenere il controllo delle mie creature.

Giovanni (GM): Lei si avvicina, la testa piegata innaturalmente da un lato, emettendo un rantolo soffocato. Sembra riconoscerti appena, ma il suo corpo è dominato da qualcosa di oscuro e famelico. Che cosa decidi di fare?

Alex (Samuel Keller): Stringo la siringa più forte, combattendo il panico. «Perdonami...» dico, preparandomi all’inevitabile scontro.

Giovanni (GM): Perfetto, Alex. Clara si avventa su di te, le creature che fuoriescono dalla sua bocca si lanciano in avanti con rapidità inquietante. Devi difenderti. Tira 2d6 e ricorda di aggiungere il dado Aberrazione, dato che stai usando il tuo potere.

Alex (Samuel Keller): (tira i dadi) Ottengo un 3 e un 5 sui due dadi normali, e un 6 sul dado Aberrazione. Prendo i due più alti, quindi 5 + 6 = 11. Successo completo!

Giovanni (GM): Ottimo risultato! Descrivi pure come sfrutti il tuo potere per dominare lo scontro, ma ricorda che il dado Aberrazione ha mostrato un 6, quindi perdi 1 punto Integrità mentre la tua mutazione diventa visibilmente più inquietante.

Alex (Samuel Keller): Faccio un respiro profondo e lascio che le creature dentro di me escano con forza, strisciando rapide verso Clara e le sue creature. Le mie si insinuano nelle sue, assorbendole e immobilizzandole, prima di risalire verso Clara stessa e bloccarla sul posto. Tuttavia, sento un dolore lancinante mentre una nuova serie di aperture si forma sulla mia pelle, rilasciando altre creature e lasciando cicatrici permanenti. Mi piego in avanti per un attimo, provando a non perdere il controllo.

Giovanni (GM): Clara rimane bloccata, le sue creature neutralizzate. Ma mentre la guardi, riconosci chiaramente un’espressione di dolore e supplica nei suoi occhi bianchi. La battaglia è vinta, ma il prezzo è pesante. Cosa fai ora?

Alex (Samuel Keller): Avvicinandomi lentamente a lei, sussurro: «Troverò un modo di fermare tutto questo, te lo prometto». Poi mi allontano rapidamente, lasciandola lì, incapace di aiutarla ulteriormente.

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