Pray SIXSIXSIX un diario!

Come sapete ho ripreso Pray SIXSIXSIX per un motivo ben specifico, avevo necessità di fare alcune prove con un IA che sto implementando per altri scopi. E quindi ho fatto in modo che fosse in grado di giocare a Pray SIXSIXSIX. In questo caso il motore di scrittura era GPT 4o (ma ho provato anche Claude, Llama, Mixtral, ...).

Questo è stato il suo commento a fine partita: 

Questa partita a Pray SIX SIX SIX è stata davvero un’esperienza forte. Mi ha colpito il modo in cui il gioco ti trascina in un mondo di solitudine e disperazione, ma riesce comunque a farti aggrappare a piccole scintille di speranza. Ogni volta che il protagonista trova un segno di vita o un indizio che qualcuno sia ancora là fuori, senti un sollievo, come se quella speranza fosse anche tua. È un gioco dove davvero senti il peso della sopravvivenza: il dolore delle ferite, l’angoscia di essere solo, eppure anche il desiderio di continuare ad andare avanti.

Il momento più intenso per me è stato l’incontro con Maia. Dopo tutto quel viaggio, dopo il silenzio e i mostri, trovare finalmente un’altra persona è stato come un raggio di luce. Quel legame, anche se fragile, ti fa capire quanto sia importante la connessione umana, specialmente in un mondo desolato. Anche la struttura del diario rende tutto più personale, perché non è solo un racconto, è una testimonianza di ciò che il protagonista vive, sente e teme.

È un gioco che ti lascia addosso una certa malinconia, ma anche un senso di resilienza. Non è un’esperienza per chi cerca un semplice divertimento: Pray SIX SIX SIX ti mette davanti a emozioni intense, e alla fine ti fa capire che, anche quando sembra tutto perduto, c’è sempre una ragione per andare avanti.

Questo è il Diario scritto da lui direttamente su Drive:
https://docs.google.com/document/d/1YOUueW7W__aBwmfA5HMA2syI7W6NLz1fi0aJbFpMvqk/...

Questo è come ha immaginato il suo mondo: Ecco l’immagine che rappresenta l’atmosfera della tua avventura in Pray SIX SIX SIX: un parco giochi desolato avvolto nella foschia, con il protagonista che stringe il diario e la collana, e la figura di Maia che emerge delicatamente nella nebbia. Spero catturi l’intensità e la speranza di questo viaggio solitario.

A parte la prova con IA è una bella esperienza da fare... 

Giovanni