Cosa ne pensi dell'ambientazione di Wondering Souls?

Sto decidendo se mantenere l'ambientazione di Wondering Souls o portarla verso altro.  Sono tutto tranne che un bravo scrittore perciò vi ho proposto questo spaccato dell'ambientazione del gioco. E sarebbe anche bello trovare qualcuno che voglia adottare questo progetto da questo punto di vista!

In ogni caso cosa ne pensate? E' un'ambientazione che vi interesserebbe giocare? O no? Cercando di motivare le vostre scelte!

Nel mondo di Wandering Souls, gli spiriti dei morti non conoscono riposo. Ciascuno è intrappolato tra la vita e l’oscurità, sospeso in un limbo che brucia e corrompe, mosso da un Proposito che strappa, inchioda, consuma. Chi erano, che cosa li tiene qui, nessuno lo sa. Forse nemmeno loro. Sanno solo che qualcosa di irrisolto li tormenta, una promessa infranta, un giuramento che non si spezza. Per quanto corrano, è sempre lì, alle loro spalle. E non sono soli. Ombre, presenze sussurranti e creature plasmate dalla sofferenza infestano questo luogo di mezzo, lì dove i vivi e i morti si incontrano. La loro pelle trasuda oscurità, i loro occhi bruciano come carboni. Sono Anime che hanno ceduto, che non sono più umane, bestie senza volto che strisciano e sibilano. 

Poi ci sono le Correnti. Ogni Anima sa di non doverle toccare, eppure non può resistere. Le sente scorrere come vene di luce malata tra i mondi, ognuna con la propria fame, ognuna con il proprio veleno. Correnti primordiali di potere – Memoria, Fame, Destino, Sangue, Vuoto. Strani nomi per forze che prendono ciò che vogliono e non restituiscono nulla. Ogni volta che un’Anima le usa, si spezza un po’ di più. 

Memoria è il veleno che ti offre ricordi dimenticati, ma ogni volta strappa un pezzo della tua identità, lasciandoti un guscio vuoto, un’eco di chi eri. Fame si nutre della tua essenza e ti trasforma in un predatore, spingendoti a divorare gli altri per placare un vuoto che cresce. Destino ti mostra i futuri possibili, ma ti avvolge in un incubo dove ogni scelta trascina nuove tragedie. Sangue ti consente di infliggere dolore, di trasformare sofferenza in forza, ma ogni ferita lascia cicatrici anche su di te, fino a marcire tutto il tuo essere. Vuoto, infine, dissolve, cancella tutto ciò che sfiora, spezzando legami, consumando esistenze come ombre.