E se volessi giocarlo in solitaria? Ci si può provare

Mi hanno chiesto come giocare in solitaria Sunny Roots. È possibile, se la prendete come un'esperienza rilassante, un modo per lasciarsi trasportare dalla storia che emerge, potrebbe essere interessante. 

Ecco come farei io.

Per prima cosa, creerei i miei guardiani. Ne scelgo almeno due o tre, ognuno con un ruolo diverso e una connessione speciale con la comunità. Ad esempio, potrei inventarmi il Custode delle Luci, che illumina la mappa con la sua magia, e il Fiaba Incantata, che racconta storie che fanno crescere il legame tra gli abitanti. Li immagino con le loro personalità, i loro desideri, e magari anche qualche piccolo difetto che li rende più vivi.

Poi disegno il centro della mappa. Deve essere un luogo che rappresenta il cuore della comunità: un grande albero sacro, una fontana che canta, o una piazza piena di colori. Questo sarà il punto di partenza, il simbolo di tutto quello che costruirò. Lo faccio semplice, con un tratto di matita o qualche colore, giusto per rendere l'idea.

Per gli eventi uso gli Oracoli. Tiro il dado e lascio che sia il gioco a guidarmi. Leggo le opzioni e scelgo quella che mi ispira di più. Magari una creatura magica arriva al villaggio, o un antico mistero si svela. Questo rende la storia imprevedibile, come se non fossi io a controllarla del tutto.

A questo punto inizio a raccontare. Mi immagino le scene: cosa succede, come reagiscono i guardiani, come cambia la comunità. Magari il Custode delle Luci accoglie una creatura misteriosa che illumina il bosco, mentre il Fiaba Incantata inventa una nuova leggenda per spiegare l'evento ai bambini del villaggio. Ogni scena è una piccola storia dentro una storia più grande.

Ogni volta che succede qualcosa di importante, aggiorno la mappa. Aggiungo luoghi, dettagli, sentieri. Se un nuovo giardino nasce o un edificio cambia, lo disegno. Questo mi aiuta a vedere come la comunità cresce, un passo alla volta.

Se voglio dare un tocco speciale, uso i Root e i Semi del Cambiamento. Quando un evento è davvero significativo, segno un Seme del Cambiamento sulla mappa: seguo le meccaniche spesso sono loro stesse a fartene accorgere. Sono momenti che portano trasformazioni. Seguendo le procedure di trasformazione e rinascita...

Alla fine di ogni stagione, mi prendo un momento per riflettere. Guardo la mappa, penso alle storie che ho creato, e immagino come tutto questo prepara il terreno per la stagione successiva. È un modo per rallentare e godermi il percorso, senza fretta.

Per me, giocare in solitaria è come costruire un piccolo mondo tutto mio, fatto di magia e scoperta. Non c’è bisogno di seguire tutto alla perfezione: basta lasciarsi ispirare con quello che emerge. 

Sunny Roots è un viaggio, e ogni passo è una meraviglia.

ps se lo avete provato. Se lo avete letto contattatemi e parliamone. Mi interessa portarlo avanti, ma da solo è veramente difficile!