Hungry Monster e Mostri Famelici!

Giovanni sei caduto dalle scale? E non ce lo hai detto? Per questo ci parli ancora di questo gioco folle? Alla fine perché non dovrei farlo, è ovviamente fuori di testa e sinceramente ogni volta che trovo un buco per giocarci ci facciamo un sacco di risate. 

Quando ho ideato Mostri Famelici, volevo creare qualcosa che fosse immediatamente giocabile, folle e talmente leggero da non necessitare nessun tipo di fatica mentale per giocarci. E poi ho sempre fame e quindi non potevo non creare questi mostriciattoli che mangiano letteralmente tutto.

Cosa succederebbe se una piccola creatura affamata potesse mangiare letteralmente qualsiasi cosa e crescere senza limiti? Da qui è nata l'idea di un gioco per 3-5 giocatori, dove si parte minuscoli come topi per finire potenzialmente grandi come palazzi o addirittura cataclismi cosmici.

L'idea alla base è tanto semplice quanto efficace: sei una minuscola creatura con un appetito insaziabile. Il tuo obiettivo? Mangiare, crescere, evitare di essere catturato, e mangiare ancora. La creazione del personaggio è rapida e divertente, basata su tre tiri di dadi che determinano la Caratteristica Speciale, il Carattere e l'Aspetto del tuo mostriciattolo.

Le meccaniche di gioco sono ridotte all'osso ma funzionali: due azioni principali - MANGIARE e AGIRE - gestite da tiri di dadi che generano successi con complicazioni, successi esagerati o fallimenti con imprevisti. La narrazione è condivisa: i giocatori descrivono i successi, mentre il GM aggiunge complicazioni e imprevisti, creando un flusso narrativo dinamico e spesso esilarante.

Il cuore pulsante del gioco è il sistema di crescita. Ogni volta che divori qualcosa più grande di te, cresci di dimensione. Mangiare esseri viventi ti garantisce nuovi poteri speciali. Partendo da dimensioni minuscole come un topo, potresti arrivare a essere colossale come un palazzo, con tutti i vantaggi e gli svantaggi che ne derivano.

L'unico vero twist è il meccanismo della Caccia. Quando i mostri raggiungono la taglia Media, iniziano ad attirare l'attenzione. Il GM tira i dadi per determinare quale stravagante organizzazione inizierà a dargli la caccia. Dalle Suore dell'Apocalisse che vogliono purificarvi con il fuoco al Club Collezionisti Cosmici che desidera mettervi in teche di cristallo, ogni gruppo aggiunge casino al già delirio che avete iniziate a causare

Credo che tra i punti di forza del gioco ci siano la sua immediatezza (si può iniziare a giocare in pochi minuti), la progressione tangibile (la crescita del mostro offre una chiara sensazione di evoluzione), e il sistema di narrazione condivisa che crea un equilibrio tra libertà dei giocatori e direzione del GM. In un delirio cosmico. La rigiocabilità è garantita dalle combinazioni diverse di poteri e organizzazioni di caccia che creano esperienze sempre nuove. Ogni sessione racconta una storia diversa, con mostri che possono seguire percorsi completamente opposti.

Naturalmente, ci sono anche delle sfide da affrontare in futuro. Il gioco ha una profondità limitata:  è veramente caciara al cubico. Ma se uno cerca un fillerino anche mentre si aspetta di giocare altro, passerà dei momenti assurdi insieme senza ombra di dubbio.

E niente, non ci sta altro motivo filosofico o si ha la grande pretesa che faccia chissà cosa. Però se avete un'oretta prima di giocare, mentre magari aspettate che tutti arrivano, queto giochino nella sua semplicità vi stupirà.

"Giovanni, did you fall down the stairs? And you didn't tell us? Is that why you're still talking about this crazy game? In the end, why shouldn't I? It's obviously insane and honestly, every time I find a gap to play it, we have a ton of laughs."

When I created "Mostri Famelici" (Hungry Monsters), I wanted to design something immediately playable, absolutely mad, and so light that it wouldn't require any mental effort to play. Plus, I'm always hungry, so I couldn't help but create these little monsters that literally eat everything in sight.

What would happen if a tiny hungry creature could eat literally anything and grow without limits? This question gave birth to a game for 3-5 players, where you start as tiny as a mouse and potentially end up as big as a skyscraper or even a cosmic cataclysm.

The core concept is as simple as it is effective: you're a minuscule creature with an insatiable appetite. Your goal? Eat, grow, avoid being captured, and eat some more. Character creation is quick and fun, based on three dice rolls that determine your little monster's Special Characteristic, Character, and Appearance.

The game mechanics are stripped down to the bone but functional: two main actions - EAT and ACT - managed by dice rolls that generate successes with complications, exaggerated successes, or failures with unexpected consequences. Narration is shared: players describe their successes, while the GM adds complications and unexpected twists, creating a dynamic and often hilarious narrative flow.

The beating heart of the game is the growth system. Every time you devour something bigger than yourself, you grow in size. Eating living beings grants you new special powers. Starting from mouse-sized dimensions, you could end up as colossal as a skyscraper, with all the advantages and disadvantages that entails.

The only real twist is the Hunt mechanism. When monsters reach Medium size, they start attracting attention. The GM rolls dice to determine which bizarre organization will start hunting them down. From the Apocalypse Nuns who want to purify you with fire to the Cosmic Collectors Club that wants to put you in crystal cases, each group adds chaos to the already delirious situation you've started to cause.

I believe the game's strengths include its immediacy (you can start playing in minutes), tangible progression (the monster's growth offers a clear sense of evolution), and the shared narrative system that creates a balance between player freedom and GM direction—all within a cosmic delirium. Replayability is guaranteed by different combinations of powers and hunting organizations that create new experiences every time. Each session tells a different story, with monsters that can follow completely opposite paths.

Of course, there are also challenges to address in the future. The game has limited depth: it's truly chaos cubed. But if you're looking for a filler game while waiting to play something else, you'll definitely have some absurd moments together without a doubt.

And that's it—there's no other philosophical reason or grand pretension that it does anything extraordinary. But if you have an hour before playing something else, maybe while waiting for everyone to arrive, this little game in all its simplicity will surprise you.